Il matrimonio di Italia e il matrimonio di Moldava

La parola "matrimonio" deriva dal termine greco “gamos” e dal latino "matrimonium" e significa unione fisica tra un uomo e una donna, è una delle leggi fondamentali della natura stabilito da Dio all'inizio della esistenza umana.

La cerimonia, il rito di passaggio, con cui un matrimonio viene attuato e annunciato alla comunità è chiamata nozze.

Come una definizione, direi che il matrimonio, o nozze è il sacramento con cui un uomo e una donna si sono tenuti a vicenda liberamente, di vivere insieme tutta la vita, e di aiutarsi, aumentare la nascita dei bambini

Matrimonio è differente da paese a paese, da popolo a popolo, da nazione a nazione, e da religione a religione, ma hanno anche alcune somiglianze che sono molto essenziale.

I matrimoni in Italia con quelle in Moldavia sono diversi, perché i matrimoni italiani hanno elementi più recenti, mentre il nostro conserva ancora il suo antico.

E 'noto che in Moldova ci sono alcuni periodi dell'anno in cui non ci sono matrimoni. Essi sono elencati nel calendario ortodosso e sono da seguire. Anche in Italia ci sono momenti che non si fanno i matrimoni, ma non sono uguali alle nostre.

Inoltre, sia in Moldavia che in Italia, la sposa vestita di bianco( perchè questo colore rappresenta verginità e purezza), ma lo sposo può avere vestito nero, bianco, o beige. Ma naturalmente ci sono eccezioni, sia in Moldavia che in Italia.

Il velo da sposa, da tradizione ormai millenaria, conferisce sicuramente un tocco molto romantico all’abito al quale, naturalmente, deve essere perfettamente intonato. Il velo è presente per le spose di entrambi i paesi (il velo persistava dai tempi antichi, quando il matrimonio era fatto senza l’accordo degli sposi)

Presenti anche: la ceremonia reliogioasa e la cerimonia civile, in Moldova tutte due con una grande importanza, mentre in Italia è una scelta, ma, ovviamente, la maggior parte dei cattolici fedeli scelgono la cerimonia religiosa.

In entrambi i paesi c’è il bouquet della sposa, torta, le lettere d’invito , gli ospiti, gli anelli, i testimoni ,la dote, giuramento, sottomissione della sposa al padre, il viaggio di nozze, il servizio fotografico, musica e animazione ecc.

Il bouquet rappresenta per tradizione, l’ultimo gradito omaggio che lo sposo offre alla futura sposa la mattina stessa delle nozze, allo scopo di suggellare “ufficialmente” la chiusura del periodo di fidanzamento e di preludere, “finalmente”, l’inizio di una nuova vita insieme.

La Torta nuziale è in assoluto la “regina della festa”. La torta di nozze deve poi essere,chiaramente, non solo “scenografica” ma anche “buona” e di “ottima qualità”; gli ingredienti con cui deve essere preparata non devono essere troppo sofisticati e, soprattutto, devono essere garanzia di freschezza e leggerezza per non rischiare di appesantire un “momento così dolce e piacevole” come deve essere quello della degustazione del “dolce per eccellenza”.

In Italia i “modelli di torta” preferiti dagli sposi sono senz’altro quelli standard previsti dalla tradizione: Saint-Honorè, Mimosa, Millefoglie fantasia, Charlotte di frutta, Grandi crostate guarnite di frutta fresca o di piccoli frutti di bosco. In Moldova – “ Matrimoniale”, “27”, “ 78”, “ La scala nunziale” ecc.

Gli ospiti alle nozze sono chiamati con la lettera d’invito. Gli inviti devono essere stampati nel medesimo stile delle partecipazioni ma, in formato, chiaramente, ridotto. La formula più comune e tradizionale prevede che siano gli sposi stessi a formulare l’invito, con l’accortezza di specificare in modo chiaro, la data e il luogo preciso nel quale si terrà il ricevimento.

I anelli di fidanzamento, hanno anche loro un significato speciale: esse sono un segno di amore, di fedeltà, il legame misterioso che costruisce un futuro matrimonio tra i coniugi.

I testimoni in entrambi i paesi hanno compito di guidare e badare agli sposi per tutta la loro vita.

Giuramento è parte del discorso dalla chiesa, dove la giovane sposa e lo sposo danno la loro parola di reciproco amore, fiducia e sincerità.

La sposa tradizionalmente portava con sé una "dote", cioè' un insieme di beni che la famiglia di una sposa conferisce allo sposo con il matrimonio. Era tradizione che le famiglie lavorassero per anni per costituire la dote di una ragazza, ad esempio ricamando lenzuola e biancheria che sarebbero andate nella casa degli sposi.

Un altra tradizione secondo la quale il padre della sposa accompagna la sposa all'altare, dove l'attende lo sposo. Se la sposa è orfana, il ruolo del padre viene assunto dal maschio più anziano della sua famiglia.

Il ricevimento nuziale. A conclusione della celebrazione del matrimonio, per salutare amici e parenti, sposi ed invitati si ritroveranno con gioia e gaudio nel luogo prefissato per la prosecuzione dei festeggiamenti per i quali, tra l’altro, sono previste diverse e variegate tipologie di soluzioni legate, principalmente, a due fattori decisivo: la preferenza degli sposi nonché, l’ora in cui si celebrano le nozze stesse.

Lanciare il bouquet. Sposa si gira con le spale al gruppo di ragazze giovane, non sposate, e getta il bouquet. La ragazza che lo cattura si sposa prima. Altre tradizioni dicono che si sposano nello stesso anno.